Se sarò sindaco farò così

di Michele Bertucco

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BASTA TEATRINO DELLA POLITICA. SE SARO’ SINDACO, FARO’ COSI’

Se sarò sindaco, farò tornare la Gran Guardia sede dedicata ad ospitare congressi, magari in collaborazione con la Fiera, non più sede di mostre mai realizzate o dallo scarso appeal di pubblico.

Se sarò sindaco, i 700 mila euro destinati all’Hellas e le altre risorse utilizzate per sponsorizzare società professionistiche saranno dati a società sportive dilettantistiche, scelte in modo trasparente a partire da quelle di quartiere.

Se sarò sindaco, metterò persone competenti a presiedere le aziende pubbliche, non più segretari di partito come adesso.

Basta col teatrino della vecchia politica che abbiamo visto fin qui in questa campagna elettorale. Tosi continua ad intrattenerci con una politica altalenante e opportunista, fatta di ospitate e comparsate televisive piuttosto che di proposte concrete: un giorno prende le distanze da Bossi e dalla Lega Nord per poi riavvicinarsi, il giorno appresso, non appena sente odore di potere grazie al suo referente Maroni.

Non credo che sulle notizie del malaffare leghista i veronesi cadranno nel tranello di dividersi tra colpevolisti e innocentisti o peggio, tra bossiani e maroniani. In un sistema rappresentativo i cittadini sono infatti chiamati a giudicare per quello che la politica concretamente offre loro e non sui complotti infiniti.

Il quadro che emerge dalla gestione della Lega Nord, con le accuse di denaro pubblico usato per soddisfare gli eccessi di una sola famiglia (quella del capo con auto di lusso, viaggi e perfino l’acquisto di titoli di studio) è effettivamente desolante. Ma lo stesso sindaco di Verona, indicato come uno dei maggiorenti del partito della Lega, ha avuto le sue belle disavventure con le nomine nelle aziende partecipate, come è successo in Atv, e ha provveduto anche lui a fare nomine più sulla base della fedeltà che della competenza.

Gli altri, quelli del centrodestra, non sono da meno. Sembrano marziani appena sbarcati dalla luna come se non portassero interamente la responsabilità dell’attuale appannamento della città e dello spazio eccessivo che hanno lasciato al sindaco quando erano in amministrazione insieme.
Io continuo ostinatamente a discutere di proposte concrete perché è questo che i cittadini chiedono e su cui sono chiamati a discutere e a scegliere.



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