Ancora in attesa di risposte

Alla c.a.
Gualtiero Mazzi
Sindaco del Comune di Sona
P.zza Roma, 1
37060 Sona (VR)

Interrogazione

Premettendo che siamo certi che la legalità e il diritto sono fondamentali per realizzare una società giusta e sicura, e che siamo sicuri della professionalità e correttezza degli uffici competenti, riferendoci alla nostra Interpellanza al Signor Sindaco del Comune di Sona in data 15/05/2009 prot.0011589, alla quale non è seguita nessuna risposta dall’Autorità interpellata, noi sottoscritti, consiglieri del gruppo consigliare L’Incontro, facendo seguito ad alcune segnalazioni ricevute da cittadini del nostro Comune su presunte irregolarità nell’assegnazione dei Permessi di Costruire, riteniamo necessario e doverosa un’attenta analisi di una situazione edilizia che, sulla scorta della documentazione tecnica richiesta e poi fornita dall’Ufficio Tecnico Comunale, risulta poco chiara.
Con la Pratica Edilizia 433/2005 il sig. Tosi Luciano richiedeva la demolizione con ricostruzione di un edificio di sua proprietà in via Giacomona, località Ara Decima.
Quest’area risulta inserita nel PRG attualmente vigente come zona A – disciplinata attraverso il Piano di Recupero della corte rurale Ara Decima.
In particolare il fabbricato in questione risulta essere classificato come segue:
– sulla scheda 5) con destinazione d’uso attuale STALLA;
– sulla scheda ) con uno stato di conservazione MEDIO;
– sulla scheda 9), 10), 11),12) risulta non avere secondo il Piano di Recupero, alloggi, famiglie, vani ed abitanti;
– sulla scheda 17) risulta avere GRADO DI PROTEZIONE 12 RICOMPOSIZIONE PLANIVOLUMETRICA;
– sulla scheda 18) risulta avere come destinazione d’uso di progetto PERTINENZA
Citiamo le norme tecniche di attuazione al GRADO DI PROTEZIONE 12 RICOMPOSIZIONE PLANIVOLUMETRICA:
1) Riguarda gli edifici per i quali, data la loro conformazione architettonica, si consiglia la ricomposizione planivolumetrica con la possibilità di usufruire del volume attuale.
2) La ricomposizione è obbligatoria in caso di demolizione e ricostruzione e dovrà rispettare le seguenti prescrizioni:
a) Per gli edifici adiacenti ad altre strutture (il caso in questione):
– La ricomposizione planimetrica potrà avvenire solo ed esclusivamente all’interno dell’area di sedime fermo restando l’allineamento sul fronte principale.
– L’altezza non dovrà superare quella del fabbricato adiacente meno alto e ciò anche in presenza di altezze maggiori nel caso in cui le stesse non dipendano da una consolidata presenza dell’edificio.
Citiamo inoltre la relazione allegata al Piano di Recupero della corte Ara Decima:
Gli interventi previsti dovranno mediare da un lato il recupero e il riordino della corte (il più possibile vicino allo stato originario) e dall’altro la necessità di mantenere alcune strutture che sono indispensabili alla conduzione del fondo.
Sulla scorta della documentazione fornita dall’UTC rileviamo come il tecnico progettista abbia in maniera palese e grossolana riportato erroneamente il limite della zona A ad una distanza quantificabile in almeno mt 13 da un accessorio agricolo esistente, quando in realtà nel PRG tale limite lambisce questo fabbricato.
Rileviamo che il fabbricato è stato edificato fuori dal sedime del fabbricato previsto in demolizione, contravvenendo ad una delle condizioni fondamentali del Grado 12 Ricomposizione planivolumetrica (La ricomposizione planimetrica potrà avvenire solo ed esclusivamente all’interno dell’area di sedime.)
Rileviamo che il fabbricato è stato edificato fuori dall’ambito della zona A, quasi totalmente nella fascia di rispetto stradale, che va da se, deve rimanere assolutamente inedificata.
Rileviamo che il fabbricato ha destinazione d’uso di progetto RESIDENZA, contravvenendo quella prevista dal Piano di Recupero che prevede pertinenza.
A tal proposito si ritiene fuori luogo la motivazione espressa dalla Commissione Edilizia del 17/01/2006 dove si motiva l’approvazione citando l’art. 1 delle NTA (in realtà si tratta dell’art. 2) che testualmente riporta: “Fanno parte integrante del Centro Storico e delle corti rurali le aree, in esso comprese e circostanti, funzionalmente collegate con le caratteristiche appena evidenziate ed interessate ad analoghi modi d’uso”, in quanto l’area circostante è agricola, come risulta in un raggio di almeno 5 km, è sottoposta a vincolo di rispetto stradale ed è quasi totalmente (e non con leggero sforamento) fuori dal perimetro della corte.
Rileviamo inoltre che l’intervento autorizzato non si mantiene, come previsto dal Piano di Recupero, il più possibile vicino allo stato originario e che il fabbricato ricavato non è nè funzionale nè indispensabile alla conduzione del fondo.
Sulla scorta della documentazione fornita, si ritiene pertanto che la Pratica Edilizia a nome Tosi Luciano (risulta che sia subentrata successivamente l’immobiliare STEVAL) per la costruzione di un complesso ad uso residenziale in località Ara Decima a S. Giorgio in Salici, sia viziata da gravi vizi procedurali e inesattezze progettuali
In merito a questa Pratica Edilizia chiediamo quindi i seguenti chiarimenti:
1- il fabbricato in oggetto ricade all’interno del Piano di recupero della corte Ara Decima con il Grado 12 Ricomposizione Planivolumetrica?
2- il Grado 12 del Piano di Recupero della Corte Ara Decima prevede che la ricomposizione planimetrica potrà avvenire solo ed esclusivamente all’interno dell’area di sedime?
3- il Piano di Recupero della Corte Ara Decima prevede per il fabbricato in oggetto la destinazione d’uso pertinenza?
4- al di fuori dell’ambito della Corte Rurale vi è una fascia di rispetto stradale di almeno mt. 13?
5- Il fabbricato in oggetto è stato edificato al di fuori dell’Ambito della Corte e all’interno della fascia di rispetto stradale?
Poiché alla nostra precedente interpellanza presentata in data 15.5.2009 non è stato dato alcun riscontro, avvisiamo che in caso di mancata ed esauriente risposta scritta entro 10 giorni dal ricevimento della presente , secondo la previsione dall’art. 41 del regolamento, avviseremo l’autorità competente per i provvedimenti del caso.

Sona, 12.1.2010

Mazzi Gianluigi
Ambrosi Mirko
Aldrighetti Marco
Bianco Gianmichele
Farina Renato
Forlin Giovanni


Beati gli ultimi… ma se c’è posto!

Alla c.a.
Gualtiero Mazzi
Sindaco del Comune di Sona
P.zza Roma, 1
37060 Sona (VR)

Interpellanza

Oggetto: Segnalazione intasamento autolinea 61 Azienda Provinciale Trasporti nel tratto Sona-Lugagnano-Verona

Il sottoscritto Giovanni Forlin, Consigliere Comunale dell’Incontro, fa presente che dall’inizio dell’anno scolastico 2009/2010 nel tratto in questione si verificano numerosi episodi di intasamento degli autobus. In particolare il problema si manifesta verso le ore 7,10 (orario di punta per i ragazzi che si recano a Scuola nella vicina Verona) alle fermate di Via San Francesco e Via Beccarie a Lugagnano (trattasi delle ultime due fermate prima di entrare nel territorio di Verona). Gli autobus che passano in questo orario molte volte sono strapieni e non si fermano a far salire i ragazzi, lasciandoli a terra, con ovvi e gravi disagi per gli utenti.
Ciò è avvenuto più volte durante i mesi di Ottobre, Novembre e Dicembre 2009 e sia il giorno 7.1.2010, che il giorno 8.1.2010.
Del fatto è stata avvisata l’A.T.V. Poiché in passato la questione degli autobus intasati aveva già coinvolto l’abitato di Lugagnano ed anche altre fermate, chiede un immediato intervento affinché il Comune di Sona si attivi presso l’A.T.V. per risolvere il problema, aumentando il numero degli autobus a servizio della linea 61 in modo particolare durante gli orari della scuola.

Lugagnano 8.1.2010

Giovanni Forlin


In via Brennero lampioni mal funzionanti

Alla c.a.
Gualtiero Mazzi
Sindaco del Comune di Sona

P.zza Roma, 1
37060 Sona (VR)

Interpellanza

Oggetto: Mancanza illuminazione pubblica in un tratto
di Via Brennero-Lugagnano

Il sottoscritto Giovanni Forlin, Consigliere Comunale dell’Incontro, fa presente che da diversi giorni il tratto centrale di Via Brennero è privo di illuminazione pubblica, in quanto 5 punti luce consecutivi non funzionano.

Chiede quindi un immediato intervento per ripristinare l’illuminazione pubblica in questo tratto di strada, anche perché Via Brennero è priva di marciapiedi e la mancanza di illuminazione mette a rischio l’incolumità degli utenti della strada e in particolare delle categorie più deboli quali pedoni e ciclisti.

Cordiali saluti

Lugagnano 5.1.2010

Giovanni Forlin


Comunicato Stampa

Alla c.a.

L’Arena
Redazione Villafranca
Morello Pecchioli
Emanuele Zanini

Triggiani Spiridione Antonio
Segretario Comunale
e Direttore Generale

Gualtiero Mazzi
Sindaco del Comune di Sona

Agostino Chiarel
Presidente Acque Vive
Responsabile Lega Nord Sona

Ennio Genesini
Membro CDA Acque Vive

e p.c.

Assessori e Consiglieri Comunali

Redazioni
Il Baco da Seta
L’Altro Giornale

Comunicato Stampa

a seguito dell’articolo comparso sul giornale L’Arena
il 31 dicembre 2009

“Prima di rilasciare certe affermazioni bisognerebbe informarsi meglio”, questo quanto ha dichiarato il neo membro del consiglio di amministrazione della società Acque Vive, Ennio Genesini, nell’articolo apparso su L’Arena del 31 dicembre scorso.

Peccato che, al Consiglio Comunale del 17 dicembre 2009 nel corso del quale queste dichiarazioni sarebbero state fatte, né il signor Chiarel, presidente della società, né Ennio Genesini erano presenti e quindi non sanno come esattamente si sono svolti i fatti.

Corriamo loro in aiuto: il nostro capogruppo, Gianluigi Mazzi, non ha dichiarato ma ha bensì chiesto lumi sul motivo di un’incongruenza tra i documenti che gli uffici comunali hanno allegato alla delibera di Consiglio (ecco i fondamenti, signor Chiarel!) dai quali risultava che sì il signor Genesini era stato nominato consigliere di amministrazione a fine settembre, ma anche che risultava incaricato e componente del CDA di Acque Vive dal mese di luglio.
E tale documento risulta tuttora esposto all’albo presso il Comune di Sona e sul sito del Comune stesso all’indirizzo www.comune.sona.vr.it

Non c’è stata polemica ma solo una richiesta alla quale il Segretario Comunale ha prontamente risposto con la promessa di accertare la situazione, come tra l’altro scritto su L’Arena del 27 dicembre.

Ci viene da dire che molto probabilmente quelli a doversi informare sono Chiarel e lo stesso Genesini il quale, prima di dare consigli agli altri, dovrebbe dare il buon esempio e seguirli.

Con l’occasione, visto che viene richiesta una maggior informazione da parte dei consiglieri nelle loro esposizioni in Consiglio Comunale, chiediamo al presidente Chiarel (o al neoeletto Genesini) ulteriori specifiche della società Acque Vive. E precisamente:

– Qual è la modalità di scelta dei membri del CDA di Acque Vive?
– Quanto conta il curriculum nella scelta di un membro del CDA di una società come Acque Vive?
– Come mai dopo solo un anno sono usciti dal CDA i membri Vanna Ghini e Edgardo Pesce? Non avevano svolto bene il loro compito? Esiste una formale dimissione dei due membri?
– Come mai, dalla nostra elezione in Consiglio Comunale, aprile 2008, nessun membro componente il CDA di Acque Vive ha mai relazionato un solo punto al Consiglio Comunale?
– Esiste un bilancio della Società Acque Vive? E’ possibile averne una copia? E’ possibile presentarlo ed esporlo in Consiglio Comunale?

In attesa di un gentile e rapido riscontro porgiamo distinti saluti.

Sona, 4 gennaio 2010

Il Consigliere de L’Incontro
Mirko Ambrosi


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