I no di Mirko Ambrosi

Di seguito la dichiarazione di Mirko Ambrosi, fatta durante il Consiglio Comunale del 9 marzo 2010, in merito alla scelta di Gianluigi Mazzi, Gianmichele Bianco e Renato Farina di lasciare L’Incontro e di passare al Gruppo Misto.

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Non nascondo che per me questo è un momento particolarmente triste e chi mi sta attorno sa come ho vissuto male tutto questo.

Questa decisione da parte dei tre compagni di avventura rappresenta un’imprevista battuta di arresto per la nostra lista.

Pone dei seri interrogativi su quello che sarà il ruolo de L’Incontro in vista delle prossime elezioni, sia che vengano fatte nel 2013, alla scadenza naturale, sia che vengano fatte prima, come ormai si vocifera da tempo non solo al di fuori del Municipio ma anche tra i corridoi comunali.
Ancora prima delle elezioni del 2008 vi era il dubbio che L’Incontro fosse un progetto, un bel progetto con il difetto di avere una breve durata, i cinque anni di questa amministrazione. La sconfitta elettorale ha poi dato sostanza a questo dubbio.

Ora il dubbio è diventato certezza: L’Incontro difficilmente si ripresenterà alle prossime elezioni. Tre se ne sono andati e di questi due tra i fondatori, Gianluigi e Gianmichele. Se ne va soprattutto il primo, attorno al quale si è costruito un progetto solido. Uno dei pochi che, appartenendo ad una precisa area politica, può ed ha saputo aggregare persone anche con idee politiche diverse.

Qualcosa si è rotto nel progetto e non è riparabile.

Qualcuno parla di evoluzione de L’Incontro, io invece la vedo come l’inizio della fine, che avrà la sua conclusione naturale con le prossime elezioni comunali.

Ma questo non vuol certo dire che la sua attività in questa legislazione si debba fermare, almeno questo che sia chiaro. Ho iniziato parlando di battuta di arresto non certo di fine. Siamo rimasti in tre, ed una volta raccolte le idee, si ripartirà.
Per un motivo semplice.
Nel nostro piccolo, noi tre rappresentiamo più di 640 preferenze, 640 persone che hanno scelto di votarci sia per fiducia nei nostri confronti e sia perché vestivamo la maglia di un progetto in cui queste persone hanno creduto. Inoltre non possiamo dimenticare che ci sono anche tutti gli altri cittadini che vanno a completare quel 41% di elettori che hanno votato la lista L’Incontro ai quali bisogna dare una risposta, un segnale, la dimostrazione che il loro voto non è stato sprecato. Una fiducia che non ho intenzione di tradire e quindi continuerò a dare lo stesso impegno profuso fino ad ora. Come sono certo faranno anche Aldrighetti e Forlin.

Non sono d’accordo con la scelta fatta da Bianco, Farina e Mazzi. Resta inteso che il rispetto nei loro confronti non cambia così come la disponibilità ad un dialogo ed alla costruzione di altre proposte o al coinvolgimento in battaglie “politiche” contro eventuali future scelte della Giunta Mazzi con le quali non saremo in accordo.

Ma rispetto o no, questa decisione non la condivido e non la capisco.

Non la condivido perché la lista civica L’Incontro ha ricevuto molte preferenze. Preferenze che sono state date, come già detto poco fa, sia alle persone ma soprattutto al progetto che stava dietro e quindi un impegno ce lo siamo assunti, non solo in campagna elettorale ma anche il giorno dopo la sconfitta.

Non lo capisco perché sento parlare di “entrare nel Gruppo Misto ma di continuare a perseguire il programma de L’Incontro” allora che senso ha uscire?
La risposta mi sembra di capire sia per distinguersi politicamente e poter indossare una precisa casacca politica… può essere, ma non è stato proprio L’Incontro un ottimo progetto che ha avuto successo, riconosciuto da molti e anche da Gianmichele stasera, proprio perché ha saputo attrarre persone di diverse idee politiche, unite dalla condivisione di un programma? Lo stesso che ora voi dite di voler continuare a seguire?
Ed allora invece di “spaccare” L’Incontro al fine di avvicinare i delusi all’interno della maggioranza, perché non accoglierli all’interno del nostro progetto? Non vogliono entrare ne L’Incontro, allora probabilmente tanto delusi non devono essere.

Mi permetto poi di porre a Gianmichele una provocazione: se L’Incontro alla prima apparizione ha saputo attrarre un così ampio consenso, cosa avrebbe potuto fare alle prossime elezioni, dopo cinque anni di fallimentare amministrazione Mazzi? (non sono ancora passati cinque anni, ma lo dico sulla fiducia).


Affissioni irregolari

Alla c.a.
Comandante di P.L.
Mori Roberto

E, p.c..
Gualtiero Mazzi
Sindaco

Sigr. ri Assessori

Sigr. ri Consiglieri

Triggiani Spiridione Antonio
Segretario Direttore Generale

P.zza Roma, 1
37060 Sona (VR)

alla c.a.:
Stampa locale
Verona e provincia

Lugagnano, 26 Febbraio 2010

Oggetto: Affissione di materiale elettorale fuori dagli spazi preposti

Egr. Sig. Comandante,
a seguito della segnalazione effettuata ieri, 25 Febbraio, dal Capo Gruppo de L’Incontro, Gianluigi Mazzi (Vs. Prot. 4953) si provvedeva a comunicarvi dell’affissione di materiale elettorale, fuori dagli spazi preposti, identificando anche chi materialmente stava provvedendo alla sistemazione di decine centinaia di volantini lungo le direttrici principali del paese di Lugagnano sfruttando, appunto, non gli spazi previsti dal noto regolamento comunale in materia, ma segnali stradali, pali della luce, cestini porta rifiuti, fermate autobus, muri di privati, ecc.
Tuttavia, da alcuni scambi informali avvenuti con alcune persone dei vari partiti e gruppi, stanno emergendo delle ipotesi che tenderebbero ad alleggerire e cancellare il grave gesto di inadeguatezza ambientale e regolamentare.
Pertanto, con la presente, porto a conoscenza le due singolari tesi che si stanno manifestando.
La prima concerne il fatto che si tratta di pubblicità di un evento e non di una manifestazione elettorale. Ho letto attentamente il volantino, ed esso riporta a caratteri cubitali “ELEZIONI REGIONALI 2010 GESTIONE DEL COMUNE DI SONA. Saranno presenti: BRAGANTINI, FONTANA, MAZZI, VENTURI, CHIAREL” dove purtroppo i caratteri cubitali previsti per identificare il segretario comunale della Lega, Chiarel, sono poco leggibili.
Riterrei che tale eventuale tesi sia priva di fondamento, in quanto sarebbe da considerarsi solo se il titolo a caratteri cubitali del volantino avesse riportato qualcosa di diverso, non attinente al concetto di elezioni, qualcosa del genere, ad esempio: “IL WEB. GESTIONE DEL COMUNE DI SONA. Saranno presenti: BRAGANTINI, FONTANA, MAZZI, VENTURI, CHIAREL”.
dove, magari, si potevano approfondire tematiche relative alle recenti modalità comunicative con la dematerializzazione: un segno di modernità di assoluto livello capace di interessare, non in ambito elettorale, centinaia di appassionati di tutti gli schieramenti.
Così, purtroppo non è stato.
Una seconda tesi che sta emergendo riguarderebbe la possibilità che quei volantini, lasciati in luoghi pubblici, siano stati affissi da mani ignote. Un classico caso che, converrete, si manifesta ciclicamente soprattutto in periodo elettorale: mani ignote che dotati di scotch di dubbia qualità affiggono manifesti elettorali sfruttando segnali stradali, pali della luce, cestini porta rifiuti, fermate autobus, muri di privati, ecc.
Tuttavia, così non è, come testimoniato da Gianluigi Mazzi: si tratta di mani note, questa volta, mani ex Forza Italia, ex PDL, mani ora Lega (non ancora ex, a quanto ci è dato sapere), mani ben collocate, fino a poco tempo fa, internamente ad enti partecipati, quindi molto ben conosciute.
In aggiunta, altri mani note hanno affisso i medesimi manifesti nella parte est di Lugagnano (da Via San Francesco verso il capoluogo di Provincia), infischiandosene della nostra segnalazione protocollata.
Pertanto, cade anche la seconda tesi sui soliti ignoti, per fortuna.
Aggravante a quanto riportato, inoltre, è anche l’aver imbrattato il paese di centinaia di manifesti che, al di fuori delle questioni elettorali, vanno ad appesantire il grado di incuria e non pulizia delle strade e dei luoghi. Rimangono attaccati, a seguito di questa pioggia, brandelli di carta affissi con improbabili pezzi si scotch su segnali stradali, pali della luce, cestini porta rifiuti, fermate autobus, muri di privati, ecc.
Egregio Signor Sindaco, sono esterrefatto che un regolamento da votato ed approvato in consiglio all’unanimità, sia dai suoi stessi membri del Suo partito così ignorato e calpestato.
Sia severo, con questo fatto e con tutti i fatti, anche di altri partiti, che riguardino comportamenti analoghi.
A meno che i partiti non trattino argomenti non inerenti le questioni elettorali, come ad esempio il Web, ognuno con il proprio rigoroso e legittimo punto di vista.

Cordiali Saluti
Giovanni (Gianmichele) Bianco




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