Compomental, Ministro intervenga

Interrogazione biopartisan sulla crisi di Compomental. Tra i firmatari anche i deputati del Pd Dal Moro, Fogliardi e Testa.

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Si chiede al Ministro di Ministro di verificare se a livello nazionale o internazionale si possano individuare imprenditori disposti a investire nell’azienda e di attivarsi per elaborare processi di reinserimento occupazionale dei lavoratori sul territorio, attraverso strumenti per finanziare outplacement, formazione e altro durante l’utilizzo dei lavoratori dell’ammortizzatore della cassa integrazione straordinaria, per prevenire le difficoltà reddituali e di inserimento lavorativo conseguenti alla mobilità.

Il testo integrale:

Interrogazioni a risposta scritta:

DAL MORO, BORGHESI, MONTAGNOLI, MARTINI, BRAGANTINI, FOGLIARDI, ALBERTO GIORGETTI, NEGRO, FEDERICO TESTA. – Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. – Per sapere – premesso che:

l’azienda Compometal srl di Verona produce caldaie e radiatori in ghisa da circa 40 anni, occupando 130 lavoratori;
nel 2009 l’imprenditore storico, Famiglia Biasi, ha ceduto l’azienda ad un nuovo soggetto, signor Garro del Gruppo Zen;
al momento della cessione furono presi i seguenti impegni: la Compometal (Garro) avrebbe dovuto produrre per i successivi 2 anni esclusivamente per Fondver (Gruppo Biasi) mentre la stessa Compometal si impegnava ad effettuare investimenti per ampliare la produzione di prodotti rivolti al mercato dell’automotive;
a fronte di questi impegni i lavoratori accettavano il progetto riducendosi lo stipendio di circa 300 euro lordi mensili e si impegnavano a non rivendicare aumenti salariali collettivi per i successivi 2 anni;
al mese di marzo 2012 la Fondver non è riuscita a mantenere le quote di

mercato. Infatti risultano volumi prodotti per all’incirca 11 mila tonnellate (7 mila tonnellate nel 2011), con un break-even stimato in 15-16 mila tonnellate;
la Fondver ha ritardato pagamenti di fatture, rallentando di conseguenza la disponibilità di cassa della Compometal per l’acquisto di materie prime, produzione e consegna;
il gruppo Garro non ha effettuato gli investimenti previsti, mentre la Fondver ha dato disdetta al rapporto commerciale con la stessa Compometal;
il prodotto, pur condizionato dalla crisi, mantiene comunque una quota di mercato sufficiente a sostenere l’organico attuale;
i lavoratori sono in cassa integrazione guadagni straordinari a zero ore dal 1o gennaio 2012 e dopo aver fatto gli ultimi tre mesi del 2011 in cassa integrazione guadagni ordinaria e cassa in deroga sempre a zero ore;
i lavoratori sono disponibili a operazioni di riqualificazione professionale e contrattazione di percorsi che portino a ottimizzare ulteriormente il processo di produzione;
la chiusura definitiva delle attività della Compometal srl esporrebbe 130 lavoratori altamente specializzati ma con difficili prospettive di ricollocazione, oltre a comportare una grave perdita in termini occupazionali per il territorio del veronese ed uno dei suoi settori produttivi trainanti, quello della termo-meccanica;
le parti sindacali hanno sollecitato senza successo i due gruppi imprenditoriali a trovare un accordo per continuare la produzione e garantire i posti di lavoro;
la provincia di Verona, in accordo con i sindacati, ha già posto in essere azioni di sostegno ai lavoratori, in termini di orientamento e proposta di percorsi formativi e lavorativi, ed è disponibile a cofinanziare iniziative in tal senso -:
quali iniziative, e in quali tempi, i Ministri ritengano di poter adottare, per quanto di competenza, e anche in considerazione della particolare congiuntura economica che sta attraversando il Paese, al fine sia di favorire una soluzione positiva della vertenza che di contribuire al sostegno dei lavoratori in mobilità;
se il Ministro dello sviluppo economico intenda verificare se a livello nazionale o internazionale si possano individuare imprenditori disposti a investire nell’azienda e se, contestualmente, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ritenga di potersi attivare per quanto di competenza per elaborare processi di reinserimento occupazionale dei lavoratori sul territorio, attraverso strumenti per finanziare outplacement, formazione e altro durante l’utilizzo dei lavoratori dell’ammortizzatore della cassa integrazione straordinaria, per prevenire le difficoltà reddituali e di inserimento lavorativo conseguenti alla mobilità.



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