Liberalizzazioni, al Senato passano alcune proposte del PD

Dalle agenzie di stampa. Dichiarazione di Antonio Lirosi responsabile consumatori del  Pd.

“Guardiamo con particolare soddisfazione ai primi risultati ottenuti dalla commissione industria del Senato e per il sostanziale accoglimento nei testi degli emendamenti riformulati dai relatori di alcune delle proposte prioritarie presentate dal Pd. Le modifiche finora concordate, anche se alcune devono ancora essere votate dalla Commissione, vanno tutte nella direzione di rafforzare l’impianto delle liberalizzazioni, con misure che da subito porteranno benefici tangibili ai consumatori”. “In particolare: a) per le polizze vita a garanzia dei mutui viene aggiunto il principio che il cliente è libero di scegliere sul mercato quella più conveniente; b) la gratuità dei conti correnti di base destinati all’accredito della pensione fino a 1.500 euro e delle transazioni di moneta elettronica per acquisto di carburanti fino 100 euro. c) le banche non potranno più condizionare l’erogazione di un mutuo bancario all’apertura di un conto corrente presso la medesima banca, pena l’applicazione di una sanzione come pratica commerciale scorretta; d) l’eliminazione del taglia 30% del risarcimento dei danni per la riparazione del veicolo danneggiato, penalizzante per l’assicurato che si rivolge alla propria autocarrozzeria di fiducia”.”E’ auspicabile che anche la riformulazione del testo sulla class-action venga approvata al fine di semplificare le procedure di adesione al gruppo da parte dei singoli consumatori e alla possibilità di pervenire ad un accordo sulla liquidazione del danno,  sotto la vigilanza del giudice; un significativo apprezzamento va espresso per il proficuo lavoro svolto dai due relatori e per la disponibilità offerta dai rappresentanti del governo, che è di buon auspicio per affrontare i nodi che rimangono ancora da risolvere sulle altre materie trattate dal decreto-legge”.


Il Pd: «Scuola materna mai costruita»

da L’Arena di mercoledì 15 febbraio 2012

 

«Dov´è finita la scuola materna di Lugagnano?»: se lo chiede provocatoriamente il Pd di Sona, in alcuni volantini diffusi in questi giorni in tutto il territorio comunale. Nel programma elettorale dell´attuale maggioranza, fra gli altri punti, c´era anche la costruzione di una nuova scuola dell´infanzia nella frazione di Lugagnano. Stando alle intenzioni dichiarate dagli amministratori, sembrava che l´avvio dei lavori dovesse essere abbastanza immediato. Ad oggi, però, trascorsi ormai quasi quattro anni dall´insediamento dell´amministrazione guidata da Gualtiero Mazzi, non è ancora stato posato nemmeno il primo mattone.
Nei volantini del Pd, vengono riportate alcune parole proferite dall´assessore ai lavori pubblici Vittorio Caliari nel maggio del 2009, durante un´assemblea organizzata proprio a Lugagnano: «Come Comune», aveva detto allora l´assessore, «abbiamo rispettato il patto di stabilità: adesso non abbiamo più scuse e il 2010 sarà l´anno della verità in quanto per la fine del corrente anno (il 2009, ndr) sarà stato messo a gara il progetto visionato dalla preside della scuola dell´infanzia e dal consiglio di istituto. Se per l´estate non ci saranno le ruspe qui, allora potremmo andare tutti a casa».
Quest´ultima affermazione non è sfuggita ai membri del Pd, che concludono i loro volantini rilevando: «Ad oggi non si sono viste né ruspe, né dimissioni». La nuova scuola dell´infanzia dovrebbe sorgere dietro le scuole medie «Anna Frank» e dovrebbe ospitare 120 bambini. A ritardare l´inizio dei lavori è stato un iter burocratico piuttosto travagliato. Il progetto preliminare, che prevedeva una spesa di 2 milioni e 680 mila euro, era stato approvato dalla giunta già nel giugno del 2008. Nel novembre del 2010, una nuova delibera aveva rideterminato il quadro economico dell´opera, con una previsione di spesa di oltre 3 milioni e 116 mila euro.
Nel febbraio del 2011, era stato pubblicato il bando di gara per l´affidamento dei lavori, poi annullato attraverso un provvedimento «in autotutela», a seguito delle osservazioni dell´Associazione nazionale costruttori edili (Ance) di Verona, secondo la quale alcuni requisiti economico-finanziari richiesti per la partecipazione alla procedura erano eccessivamente restrittivi rispetto all´entità dell´appalto.
È stato dunque presentato un nuovo bando, ed i tempi di realizzazione dell´opera sono ulteriormente slittati.
Il 23 gennaio scorso, finalmente, sono arrivati in Comune i progetti definitivi presentati dalle ditte in gara.
«Finita la fase di valutazione», spiega Caliari, «ci sarà quella di aggiudicazione e, teoricamente, entro l´estate si dovrebbero vedere le ruspe in azione, sempre che non ci siano segnalazioni o ricorsi».
«La nuova scuola dell´infanzia», aggiunge l´assessore, «andrà ad integrarsi a quella parrocchiale, che c´è già e funziona bene. Riusciremo inoltre a liberare due aule alla primaria Silvio Pellico, dove è attualmente ubicata la scuola dell´infanzia statale, che ospita 50 bambini».
«Per quanto riguarda l´investimento economico», conclude Caliari, «pagheremo la prima rata del leasing solo quando la struttura sarà finita ed agibile. Prima non tireremo fuori neanche un euro».


Proposta del Pd per le spese al cimitero

Pubblicato su L’Arena di martedì 14 febbraio 2012

 

Risparmiare sulle spese di illuminazione cimiteriale: in tempi di crisi, anche questo può essere d´aiuto. Il Partito democratico di Sona ha invitato l´amministrazione comunale ad aderire al progetto «Votiva+», nato da un accordo tra la società Gesco srl ed i ministeri dell´ambiente e dello sviluppo economico. L´iniziativa prevede l´assegnazione gratuita ai Comuni di una certa quantità di lampade votive a risparmio energetico da installare nei cimiteri, senza che sia necessario alcun tipo di intervento sugli impianti preesistenti. Si tratta di lampade elettroniche a led che, con un assorbimento di soli 0,20 watt. Queste luci permettono nell´area del camposanto di risparmiare circa il 90 per cento del consumo energetico e, di conseguenza, dei costi connessi all´illuminazione votiva, che normalmente sono a carico delle famiglie dei defunti.
Secondo il Pd locale, il Comune potrebbe fare lo sforzo di sobbarcarsi il rimanente 10 per cento dei costi, azzerando così le spese dei cittadini per le lampade votive dei cimiteri di Sona, Lugagnano, Palazzolo e San Giorgio in Salici. Questa proposta è oggetto di una mozione che verrà presentata dalla minoranza nel prossimo consiglio comunale. Il documento è stato firmato da Giovanni Forlin, Mirko Ambrosi e Marco Aldrighetti della lista civica L´Incontro e da Gianmichele Bianco del Gruppo misto.F.V


Governo mantenga gli impegni sui lavoratori precoci ed “esodati”

Abbiamo votato la fiducia al Milleproroghe per aiutare il Governo nello sforzo che sta compiendo per uscire dall’emergenza economica, in direzione della crescita e ci auguriamo che il dl sulle liberalizzazioni e il provvedimento sul lavoro possano essere altri due passaggi importanti per ridare fiducia al nostro Paese.
Riteniamo pero’ lo strumento del Decreto milleproroghe obsoleto e non all’altezza dei tempi, anche se abbiamo apprezzato lo sforzo di razionalizzazione che il Governo ha tentato di fare.
Quello di cui non siamo soddisfatti e’ il capitolo riguardante le pensioni dei lavoratori precoci ed esodati.
Alla Camera qualche modifica e’ stata fatta, ma in Senato il Governo non ha apportato le modifiche ancora necessarie e individuato quelle soluzioni che ci attendavamo. L’esecutivo ha assicurato che queste soluzioni andranno individuate in un provvedimento ad hoc.
Noi vogliamo credere al Governo che però ci deve dire a quali misure pensano, con quali tempi e con quali risorse pensano di affrontare la questione.
Nella transizione non è possibile esporre all’incertezza e all’assenza di tutele lavoratori ed imprese che hanno utilizzato, il più delle volte con accordi sui tavoli di crisi del Governo, gli strumenti disponibili per affrontare l’emergenza.
Gli accordi, individuali o collettivi, che hanno disegnato un percorso che portava alla pensione devono essere onorati.
Occorre togliere rapidamente migliaia di persone da un angoscioso limbo in cui si trovano o possono trovarsi a breve sospesi, senza lavoro e senza pensione, senza alcun reddito sul quale contare.
Allo stesso modo occorre dare alle imprese certezza che i passaggi già compiuti verso la soluzione di grandi crisi non siano nuovamente rimessi in discussione, con costi economici e sociali temiamo superiori al costo dell’intervento di deroga o di interpretazione che occorre perfezionare.

 

(Anna Finocchiaro e Giorgio Roilo, PD)


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