Ciechi e ipovedenti, Governo promuova nuove linee guida

Secondo l’Istat solo in Italia vivono 362.000 ciechi mentre si stima che gli ipovedenti siano oltre un milione e mezzo; per una migliore qualità della vita e per una migliore autonomia è necessario dotare queste persone di una sempre maggiore accessibilità alle nuove tecnologie impiegate in tutti i settori quali: lo studio; il lavoro, l’autonomia e il tempo libero e ogni altra situazione della vita quotidiana, senza dover sempre ricorrere all’aiuto di altre persone.
E’ necessario ormai pervenire al pieno e completo abbattimento delle barriere architettoniche e percettive in particolar modo tenendo conto anche dei problemi specifici che incontrano le persone cieche ed ipovedenti.
Per questo l’on. Giampaolo Fogliardi (PD), assieme Carra (PD) e Miotto (PD), ha sottoscritto una mozione nella quale chiedono al Governo di individuare, sviluppare e promuovere linee guida per le politiche dell’handicap, attraverso tutti gli elementi ritenuti necessari, affinché all’interno della nostra società si sviluppi una reale e concreta cultura volta al superamento delle problematiche dell’integrazione delle persone disabili anche mediante l’emanazione di norme che impongano alle imprese produttrici standard qualitativi ed universali tali che tutti gli utenti, anche quelli disabili ed in particolare quelli che presentino un deficit visivo possano, in tutta sicurezza e tranquillità, poter accedere a tali strumenti.

 

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Importanti passi avanti nel segno dell’equità sociale

I 449 voti alla Camera con cui è stato approvato il decreto ‘milleproroghe’ confermano l’ampia maggioranza parlamentare di cui gode il governo Monti. Il Pd ha dimostrato con il voto e con il lavoro in commissione la sua lealtà al governo e il suo impegno volto a raggiungere obiettivi di equità e di sviluppo. In questa direzione sono andate le modifiche sul tema delle pensioni, in particolare gli interventi sui lavoratori precoci e i cosiddetti esodati. Per i precoci, ossia per coloro che hanno raggiunto i 42 anni di contributi ma non i 62 anni di età, non saranno applicate le penali e nel conteggio dell’anzianità contributiva saranno validi anche i periodi di assenza dal lavoro per gravidanza e servizio militare, per malattia, infortunio e cassa integrazione. Mentre gli ‘esodati’, cioè coloro che ha accettato incentivi economici per lasciare il lavoro, potranno andare in pensione con le vecchie regole se il rapporto di lavoro si è concluso entro il 31 dicembre. Si tratta di passi avanti significativi anche se non rappresentano la risoluzione di tutti i problemi della riforma delle pensioni del ministro Fornero. Il nostro sforzo prosegue adesso in Senato.

 

 

Comunicato stampa di Cesare Damiano (PD)

“Sulle pensioni, con le correzioni apportate al Milleproroghe, si sono fatti positivi passi avanti che però non bastano a risolvere tutte le criticità ancora esistenti: insomma, ancora non ci siamo”.
Lo afferma il capogruppo del Pd nella commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, il quale aggiunge: “La nostra battaglia deve continuare per impedire che ci siano lavoratori che rimangono senza lavoro e senza pensione a causa della riforma. Al Senato proseguirà la nostra azione di miglioramento mentre apprezziamo che sul tavolo di confronto tra governo e parti sociali i sindacati, nel loro documento unitario, abbiano proposto significative correzioni al sistema previdenziale. Noi insistiamo affinché il governo promuova da subito un approfondito monitoraggio della situazione, per capire quanti siano realmente i lavoratori che non potranno utilizzare le regole previdenziali ante-riforma. Ci sono accordi di mobilità, accordi collettivi per l’esodo e lavoratori che si sono licenziati individualmente che potrebbero non beneficiare dei miglioramenti definiti dal Milleproroghe. Il governo sarà costretto nei prossimi mesi a prendere atto di queste situazioni e ha l’obbligo, come ha ricordato il presidente del Consiglio nel suo discorso di fine anno, di rimuovere le criticità e le situazioni socialmente inique che dovessero verificarsi, anche attraverso una ulteriore revisione delle leggi esistenti”.


Difensore civico vittima della Lega

I veronesi da oggi costretti ad andare fino a Mestre per cercare di fare valere i loro diritti contro le inefficienze delle amministrazioni locali devono ringraziare l’ex Ministro leghista Roberto Calderoli. Sua infatti è l’idea di abolire, in nome della semplificazione, il difensore civico comunale, come sua è stata l’idea di cancellare le circoscrizioni in tutte le città con meno di 250 mila abitanti e di azzerare ovunque i già simbolici compensi dei consiglieri di circoscrizione. Strano modo di intendere la semplificazione: si cancellano servizi e organi di rappresentanza quartierali ma si lasciano intatti costosissimi e autoreferenziali carrozzoni con relativi ricchi emolumenti.

Non si dirà che questa sia una critica interessata, visto che l’avvocato Fajardo è stato espresso dalla lista Tosi e dal suo capogruppo Miglioranzi. Però ha svolto il suo incarico con passione e dedizione e questo gli va riconosciuto. Stupisce piuttosto che il sindaco, solitamente prodigo di esternazioni non abbia sentito il dovere di dire una sola parola pubblica sull’abolizione dell’istituto del difensore civico che nella nostra città ha riscontrato grande apprezzamento da parte della gente anche grazie alla competenza delle persone che l’hanno saputo interpretare.

Michele Bertucco, candidato Sindaco di Verona per il centrosinistra


Convocazione direttivo

Mercoledì 8 febbraio alle ore 21,00 si riunirà il Direttivo del Circolo di Sona del Partito Democratico.

Ci troveremo presso lo studio di piazzetta Brigata Alpini a Lugagnano, gentilmente concesso da un simpatizzante. E questo ci fa riflettere ulteriormente sulla mancanza di spazi pubblici a Lugagnano (ma anche a Palazzolo) per riunioni, di qualunque genere essere siano.

L’ordine del giorno verrà spedito via mail o tramite sms ai membri del direttivo. Chi fosse interessato a partecipare contatti direttamente il circolo all’indirizzo mail info@pdsona.it oppure al numero 3497189975.


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